Il “Pantanelli Monnet” sezione Agraria racconta…un anno di significative esperienze
Nel corso dell’A.S 2017-2018 noi studenti della sezione Agraria dell’Istituto “Pantanelli Monnet” abbiamo potuto vivere esperienze significative tra le proposte curriculari ed extracurriculari del nostro Piano Triennale dell’Offerta Formativa, esperienze che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale ma che, soprattutto, sono state momento di crescita individuale e di classe.
In questa fase conclusiva dell’anno scolastico, dunque, desideriamo condividere le riflessioni che hanno accompagnato questo anno di studi e formazione.
Novembre 2017
CAROFIGLIO E “IL MAESTRO” AD OSTUNI di Nacci Vincenzo
Classe III B – Sezione Agraria
I ragazzi delle tre Scuole dell’Istituto “Pantanelli -Monnet” di Ostuni hanno visitato la Biblioteca Comunale e hanno assistito alla presentazione del romanzo “Il Maestro” di Francesco Carofiglio.
OSTUNI- Venerdì 17 novembre, la Biblioteca Comunale ha ospitato i ragazzi degli istituti tecnici “Pantanelli-Monnet” per assistere alla presentazione di Francesco Carofiglio del suo ultimo libro: “Il maestro”. Gli alunni delle classi IIIA e IIIB della Sezione Agraria sono stati accolti dalla direttrice della Biblioteca Dott.ssa Francesca Graziano verso le 8:30. Dopodiché, a gruppi di 15-20, i ragazzi sono stati accompagnati a visitare il grande archivio che la biblioteca possiede, con libri che spaziano dal thriller al classico, dal fantasy al multiculturale; questa grande dispensa di libri ha circa 90000 volumi, 50000 dei quali appartenenti al “Fondo antico”, cioè risalenti ai secoli precedenti il 1900. Successivamente, intorno alle 11:00, l’autore Francesco Carofiglio è arrivato accolto da un caloroso applauso. L’incontro è iniziato con un piccolo intervento da parte della Direttrice e della Prof.ssa Paola Cirasino, referente dell’Associazione Culturale “Presidio del Libro” di Ostuni, che ha introdotto il tema illustrando il percorso di lettura svolto in precedenza nelle classi. Al termine di questa breve introduzione hanno lasciato lo spazio al protagonista di questa mattinata. Lo scrittore ha introdotto il suo libro accennando alla trama ma, soprattutto, raccontando parte della sua vita per indicare ai ragazzi i tanti mestieri che ha fatto o che ancora fa: architetto, scrittore, attore, regista. Si è soffermato sul suo amore per il disegno, che tutt’ora continua, e sul suo percorso di studi. Dopo questi veloci racconti autobiografici, l’autore ha lasciato spazio e libertà al suo pubblico di porgli domande. I ragazzi si sono sbizzarriti ponendo quesiti che riguardavano punti specifici del libro, letto e condiviso in classe, ma anche informazioni sull’autore e sui suoi pensieri. Carofiglio ha risposto in maniera molto esauriente ma con una velatura poetica nella formulazione delle risposte. I ragazzi hanno apprezzato la simpatia e l’apertura che l’autore ha mostrato nei riguardi dei diversi interventi che hanno fatto. Dopo la presentazione l’autore ha dedicato del tempo per firmare e dedicare le copie del libro a chi volesse e farsi qualche foto con i suoi lettori. Complessivamente è stato un incontro ben riuscito: interessante e molto stimolante per i ragazzi, in alcuni momenti anche commovente. Importante è stato l’invito che la direttrice ha posto, cioè quello di frequentare la biblioteca senza “impegno” e anche Francesco Carofiglio ha consigliato di “stare insieme ai libri, perché essi ci dicono sempre qualcosa”. |
14-17 Febbraio 2018
SETTIMANA DELLA CREATIVITÀ STUDENTESCA
a cura dei ragazzi della Classe II B – Sezione Agraria
Nell’ambito del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, nella sezione METODOLOGIE DIDATTICHE, il nostro Istituto attiva la SETTIMANA DELLA CREATIVITÀ STUDENTESCA, che, nel corrente anno scolastico, nella Sezione Agraria si è svolta dal 14 al 17 febbraio. Annualmente, in concomitanza con l’inizio del secondo periodo di attività, accanto alle tradizionali attività di recupero e riallineamento degli alunni che hanno palesato debiti formativi in sede di scrutinio del 1° periodo, nell’ambito delle attività complementari e integrative previste dal DPR 567 del 10.10.96, viene indetta la cosiddetta “Settimana della creatività studentesca”. Tale settimana, che intende stimolare gli studenti a esprimere la loro ricchezza espressiva e artistica e far sì che la scuola riconosca e valorizzi questo potenziale patrimonio, costituisce il momento di massima visibilità di un lavoro che caratterizza l’intera attività didattica e scolastica ordinaria. Solitamente, nel corso della settimana, le attività scolastiche vengono suddivise giornalmente in due periodi: una parte dedicata al recupero e riallineamento, una seconda parte destinata al potenziamento, all’integrazione e al raggiungimento di competenze di alto livello per l’eccellenza. Nel corso della Settimana la scuola è a disposizione degli studenti per lo svolgimento di attività o per l’esposizione di lavori in campo artistico ed espressivo e per l’attivazione di laboratori in diversi settori, anche al di fuori dei normali ambiti di studio per gli studenti di questi indirizzi.
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LE PRINCIPALI ATTIVITÀ ORGANIZZATE
Di Camassa Fabiana; Barnaba Cristian; Strada Oronzo Luigi; Nisi Cosimo; D’Errico Giacomo.
Classe II B – Sezione Agraria
Nel periodo immediatamente successivo alle vacanze di carnevale, nell’Istituto Tecnico Agrario “Pantanelli-Monnet” si è aperta la settimana dello studente, che permette ai ragazzi di svolgere attività alternative, divertenti e originali. I ragazzi in base alle loro preferenze hanno svolto diversi tipi di attività: · Dibattito sull’accoglienza degli extra-comunitari, nel quale si è trattato dell’integrazione, dell’educazione e dell’istruzione con particolare attenzione alla lingua italiana e alla religione. · Discorso della Prof. ssa Teresa Legrottaglie, Direttrice della Biblioteca Diocesana di Ostuni, nel quale ha trattato l’argomento dell’integrazione partendo dall’ascolto della canzone vincitrice del festival di San Remo, “Non mi avete fatto niente” di F. Moro e E. Meta. · Laboratorio sulla produzione del salame, al quale hanno partecipato solo le classi seconde. · Laboratorio di pittura nel quale c’è stato lo sviluppo di un quadretto su tela con la tecnica della pittura ad olio. · Visione del film “Come te nessuno mai”, seguito da un dibattito molto particolare nel quale, guidati dai nostri docenti, abbiamo riflettuto sulle differenze “di genere” confrontando e contrapponendo i pareri maschili e femminili. · Laboratorio artistico con i ragazzi diversamente abili, nel quale sono stati realizzati di diversi cartelloni con i ricordi delle assemblee di Istituto svolte e che arricchiscono le pareti della nostra scuola. · Incontro con i volontari dell’AVIS e AIDO, rispettivamente riguardanti la donazione del sangue e degli organi che ci hanno elencato le modalità e condizioni per la donazione ed hanno raccontato di esperienze vissute come testimonianze reali di trapianto di rene. Successivamente sono intervenuti il Dott. G. Francavilla ed il Dott. P. Caroli che hanno illustrato prevalentemente gli aspetti tecnici della donazione. · A conclusione della settimana, MISTER X, un gioco interattivo che ha coinvolto studenti e professori. Un gioco a squadre al quale bisognava rispondere a domande di diverso genere (geografia, musica, sport, gossip…); la squadra vincitrice ha ricevuto un buono viaggio per 6 persone in Italia o all’estero! |
SETTIMANA DELLA CREATIVITÀ STUDENTESCA ASPETTI POSITIVI, CRITICITÀ E PROPOSTE
Di Casarano Alessio, Francioso Angelo, Lacorte Simone, Legrottaglie Ilenia, Muscio Giorgio, Sgura Alessandra, Sgura Angelo, Viva Marco.
Classe II B – Sezione Agraria
Aspetti Positivi: L’impegno profuso dai rappresentanti d’Istituto, con il supporto dei Docenti, nell’organizzare un’intensa “Settimana dello Studente”, ricca di incontri con esperti di vari campi. Abbiamo anche apprezzato la creazione di progetti dedicati ai ragazzi diversamente abili. Tra gli aspetti positivi possiamo anche notare la realizzazione del progetto “Orienteering” svoltosi all’esterno della scuola. Grazie ad alcune attività si è fatto in modo che si facesse gruppo, creando un’aria di socializzazione e complicità tra alunni. La disponibilità dei professori è stata molto d’aiuto per sostenere percorsi di recupero per coloro che hanno ricevuto il debito di mezzo anno. Grazie all’intervento del “Servizio d’Ordine” è stato contenuto l’afflusso degli alunni e il caos che si sarebbe potuto creare.
Criticità e proposte: Sono stati visti parecchi film, ma avremo preferito partecipare ad attività laboratoriali divertenti, interessanti e costruttive. Si sarebbero anche potuti, infatti, organizzare progetti riguardanti la nostra scuola, nella sua specificità: piantare e curare piccole piantine, lavorare nella serra o in azienda all’aperto. Essendo, inoltre. La nostra una scuola prevalentemente tecnologica e scientifica sarebbe importante, per la nostra formazione, incrementare sempre più attività laboratoriali di chimica o fisica inerenti al nostro programma di studio. |
LEGALITÀ, ACCOGLIENZA, ASCOLTO… A SCUOLA SI IMPARA A CONVIVERE
Di Allegrini Giuseppe, Anglani Domenico, Calamo Claudia, Cavallo Gaia, Semeraro Asia, Semeraro Laura.
Classe II B – Sezione Agraria
Il primo giorno, mercoledì 14 febbraio, si è svolto l’incontro con la sociologa Dott.ssa Valeria Pecere referente dell’Associazione “SPRAR”, casa dei rifugiati e, a seguire, una riflessione condotta dalla Direttrice della Biblioteca Diocesana Prof.ssa Teresa Legrottaglie. Nel corso di questo primo incontro la sociologa ha presentato a noi studenti L’Associazione “SPRAR” (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di cui fa parte. Questa associazione, attraverso degli Enti Locali, si occupa di garantire un’integrazione socio-economica ai richiedenti asilo, coloro che vengono perseguitati per motivi di carattere religioso, politico, di razza o di guerra. Per avviare questi percorsi di integrazione, la “Sprar” utilizza immobili confiscati alla mafia, in cui alloggiano famiglie o singole persone, per un massimo di ventuno persone in totale. La domanda sorge spontanea: come fanno a convivere persone di diversa cultura, lingua e religione? Per questo, sono stati programmati dei corsi riguardo l’aspetto linguistico che permette il dialogo tra rifugiati e collaboratori; la principale lingua su cui si lavora è l’italiano, ma all’inizio volontari e cooperatori si impegnano a parlare anche altre lingue, per venire incontro agli stranieri nel primo periodo di alloggio. Il percorso integrativo dura sei mesi, nei quali gli sfollati sono guidati nello svolgere attività quotidiane affinché, una volta terminato il periodo stabilito, siano in grado di condurre la propria vita autonomamente. Nel corso di questi mesi, le spese vengono registrate dall’Associazione in modo da poter verificare il bilancio mensile e i motivi per cui le spese sono state effettuate. Questa esperienza è stata interessante per noi studenti che abbiamo appreso come il Nostro Paese realmente accoglie chi ha bisogno di aiuto. Nella seconda parte dell’Incontro, guidati dalla Prof.ssa Legrottaglie, e, a caldo sul pezzo vincitore del Festival della Canzone Italiana, noi studenti abbiamo affrontato in chiave poetica il tema dell’integrazione e accoglienza scambiandoci punti di vista critici e personali. |
AVIS E AIDO, L’IMPORTANZA DI DONARE
Di Casarano Alessio, Francioso Angelo, Lacorte Simone, Legrottaglie Ilenia, Muscio Giorgio, Sgura Alessandra, Sgura Angelo, Viva Marco.
Classe II B – Sezione Agraria
In questa settimana siamo stati protagonisti di molteplici progetti realizzati sia all’interno della scuola che negli spazi aperti circostanti. Abbiamo ospitato Esperti di vari settori con i quali abbiamo potuto dialogare, scambiarci esperienze… ascoltare. Tra gli esperti che hanno partecipato alla nostra “settimana dello studente” compaiono i nomi della Prof.ssa Teresa Legrottaglie direttrice della Biblioteca Diocesana, Dott.ssa Valeria Pecere responsabile della “Casa dei rifugiati” di Ostuni, Rossana Andriola, Gianluca Convertino, Ivan Cellura e Federica De Pace soci AVIS, il Dott. Giuseppe Francavilla e Paolo Caroli segretari dell’associazione AIDO. Attiva la partecipazione degli studenti agli incontri di sabato 17 Febbraio con gli esperti dell’AVIS ed AIDO nell’Aula Magna dell’I.T.A.S. “Pantanelli-Monnet”. I soci AVIS hanno spiegato agli studenti l’importanza della donazione dicendo che “nei dieci minuti impiegati a donare possiamo salvare la vita di persone che si trovano in difficoltà”. L’ascolto di storie reali di vita, testimonianze vere ci hanno fatto comprendere realmente l’importanza di queste scelte che, anche se a volte compiute in momenti di grande dolore e sofferenza, possono aprire alla speranza della vita che sempre rinasce. Tra le esperienze raccontate agli alunni, c’è stata quella della Prof.ssa Antonietta Moro ex direttrice della Biblioteca di Ostuni e quella del nostro Prof. Michele Amati, in cui in prima persona hanno raccontato la loro esperienza. Sono anche state illustrate le condizioni purché i minori si possano iscrivere all’associazione, spiegando che il limite minimo d’età per essere soci è di anni 16, mentre per donare bisogna avere minimo 18 anni. Sono intervenuti anche i segretari dell’AIDO, associazione che si occupa della donazione di organi.
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Novembre 2017 – Aprile 2018 AFFETTIVAMENTE
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I ragazzi del Pantanelli-Monnet raccontano la loro esperienza nell’ambito del progetto “Affettivamente”.
LO FACCIO CON AFFETTO, MA PROTETTO Il sesso non è semplicemente divertimento.
di Calamo Claudia, Camassa Fabiana, Muscio Giorgio, Semeraro Laura, Sgura Alessandra
Classe II B – Sezione Agraria
“Lo faccio con affetto, ma protetto” è questo lo slogan che noi ragazzi del biennio dell’Istituto Pantanelli-Monnet abbiamo scelto per identificare il progetto extracurriculare “Affetivamente ” che da diversi anni la nostra scuola accoglie nell’Offerta Formativa d’Istituto nel Piano Regionale della Prevenzione: “Scuola di Salute”, in collaborazione con la ASL di Brindisi ed il Consultorio Familiare di Ostuni, ed è volto a favorire l’assunzione di comportamenti adeguati e responsabili nelle relazioni con l’altro sesso. Le attività sono state condotte per ben sei mesi a partire da Novembre 2017 fino ad Aprile 2018 con cadenza settimanale a martedì dalle 15.30 alle 17.30 con la guida delle nostre docenti: Prof.ssa Menga Rosa, Prof.ssa Trinchera Rosanna, Prof.ssa Putignano Simona e Prof.ssa Zigrillo Maria Isa. L’obiettivo del corso è stato quello di sensibilizzare e formare noi ragazzi su argomenti legati alla salute ed in particolare alle malattie sessualmente trasmesse, dato che dagli studi statistici emerge che l’età della adolescenza è particolarmente esposta a queste problematiche proprio perché i giovani spesso hanno reticenza ad accedere ai servizi di prevenzione e incorrono nel rischio di assumere comportamenti negativi. Inizialmente molti di noi erano scettici nel confermare la propria adesione al corso, che appariva parecchio lungo e temevamo, noioso, tuttavia, i nostri docenti hanno caldeggiato la partecipazione a queste attività invitandoci a vivere ogni proposta didattica come una sfida, un momento di crescita scolastica, ma anche personale e… alla fine… poiché l’entusiasmo è contagioso le richieste sono arrivate numerose tanto da rendere necessaria una selezione per i posti disponibili. Il corso per i partecipanti è stato una vera e propria vittoria per tutto ciò che abbiamo appreso per il nostro futuro, per i legami di amicizia venutisi a creare tra i ragazzi dei diversi plessi e di fiducia umana e professionale nei confronti degli operatori che hanno guidato questo cammino: la psicologa Dott.ssa Palmisano Maria, il ginecologo Dott. Marseglia Enrico; l’assistente sociale Dott.ssa Lippolis Daniela, l’ostetrica Legrottaglie Angela. Sono stati mesi rigorosi ed impegnativi ma, sempre alleggeriti da momenti di distensione e leggerezza. Grazie alla Psicologa e all’Assistente Sociale abbiamo imparato come il sesso non è solo un divertimento, ma una responsabilità e i sentimenti non sono cose da “prendere alla leggera”. Con l’ostetrica abbiamo parlato dei diversi metodi contraccettivi e, con nostra sorpresa, non ci sono mai stati momenti di disagio grazie al suo stile affabile e coinvolgente. Nell’incontro con lo specialista in ginecologia abbiamo approfondito scientificamente le problematiche relative alle malattie sessualmente trasmissibili (M.S.T.). Le riflessioni emerse nel corso delle attività teoriche hanno dato origine a tre prodotti multimediali: un cortometraggio sulle gravidanze indesiderate; un’intervista doppia sulle M.S.T.; una presentazione conclusiva del lavoro svolto in power point. Il Progetto si è concluso incontrando tutti gli alunni delle classi seconde delle diverse scuole in cui si articola il nostro Istituto, e, attraverso il metodo “peer to peer” ovvero educazione tra pari, abbiamo mostrato i nostri lavori, spiegando quanto appreso, ed eravamo NOI a parlare ai nostri compagni, senza un vero e proprio coinvolgimento diretto degli adulti ed, in questa occasione, con orgoglio possiamo affermare di aver sperimentato effettivamente cosa vuol dire sentirsi dei giovani-adulti consapevoli e responsabili delle proprie azioni e comportamenti. Terminato il progetto è stato organizzato un momento di convivialità, precisamente il 16 Aprile 2018, nel corso del quale sono stati consegnati gli attestati di frequenza a tutti noi ragazzi.
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Aprile 2018 |
AL “PANTANELLI” SI RISCOPRE L’ARTE DELL’INNESTO di Nacci Vincenzo Classe IIIB
OSTUNI- Nei mesi di marzo e aprile si è svolto, presso L’Istituto Tecnico Agrario Pantanelli il corso dedicato alle diverse tecniche di innesto. Le lezioni sono state tenute dal prof. Pasquale Venerito, laureato in scienze agrarie presso l’Università degli studi di Bari, con la collaborazione ed il tutoraggio del prof. Francesco Chialà e sono durate 15 ore, divise in cinque giorni. I ragazzi frequentanti il corso hanno partecipato a delle lezioni introduttive prettamente teoriche dove hanno potuto comprendere il meccanismo di riproduzione e moltiplicazione delle piante; successivamente hanno approfondito le tecniche di propagazione agamica, in particolare l’innesto. L’innesto è una pratica agronomica realizzata con la fusione anatomica e fisiologica di due individui differenti (chiamati bionti), detti rispettivamente portinnesto (o soggetto o ipobionte) e nesto (o oggetto, marza o epibionte). Il fine di questa pratica è avere maggiore controllo di diversi aspetti della pianta quali vigoria, resistenza ai parassiti, adattamento all’ambiente pedoclimatico, fasi fenologiche e qualità della produzione. Dopo aver analizzato gli aspetti principali dell’innesto, il prof. Venerito ne ha mostrato i diversi tipi: innesti per approssimazione, ad occhio e a marza. A loro volta gli innesti ad occhio (o a gemma) si dividono in innesti a scudo, a pezza (o tassello), a zufolo (o anello) e alla maiorchina. Mentre gli innesti a marza si dividono in innesto a spacco comune, a pennino, a corona e a triangolo. Concluse le lezioni teoriche i ragazzi hanno potuto osservare direttamente le diverse tecniche di innesto e successivamente provare a praticarle in prima persona. Con l’occhio vigile ed esperto del prof. Venerito gli alunni sono riusciti ad innestare diversi individui in vaso di Mirabolano (Prunus cerasifera) con molteplici varietà di susino utilizzando soprattutto innesti a gemma, mentre hanno innestato degli individui di Olivastro (Olea europaea) con varietà di olivo presenti nell’azienda della scuola (in particolare ogliarolo). Nell’ultima lezione, tenutasi il 6 aprile, i ragazzi hanno assistito a diversi innesti in campo praticati dal loro maestro ad alcune piante di agrumi e olivi appartenenti al terreno di proprietà della scuola. Questa esperienza, molto apprezzata dagli alunni che vi hanno partecipato, ha creato un senso di curiosità e di fascino verso questa disciplina antica che si sta perdendo con il tempo. I “maestri innestatori” del passato sono sempre meno a causa della grande scelta che i vivai offrono di piante già innestate o con caratteristiche specifiche grazie alle biotecnologie innovative, ma anche per una generale disaffezione alla terra e alla natura che forse negli ultimi tempi si sta affievolendo. Questa esperienza, inoltre, servirà a noi ragazzi per portare avanti un’arte che con il passare degli anni e delle generazioni rischia di scomparire o modificarsi irrimediabilmente. |
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26 APRILE 2018 – GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO “Un giorno per il libro, libri per tutti i giorni”
di Calamo Claudia, Cavallo Gaia, Camassa Fabiana, Legrottaglie Ilenia, Muscio Giorgio, Semeraro Laura, Sgura Alessandra. Classe II B – Sezione Agraria
Giovedì 26 aprile 2018 la Biblioteca Comunale “Francesco Trinchera” di Ostuni (BR) in collaborazione con la Biblioteca Diocesana “R. Ferrigno” e gli Istituti Scolastici Secondari di I e II grado di Ostuni, ha celebrato la “GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO”. Dal 1996 l’UNESCO ha scelto la data del 23 aprile per celebrare una giornata dedicata al Libro, ricordando la scomparsa di tre grandi scrittori, lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Shakespeare e l’Inca Garcilaso de la Vega. In origine, promossa in Catalogna dallo scrittore valenziano Vincent Clavel Andrés, fu istituita da re Alfonso XIII inizialmente il 6 febbraio 1926 e, successivamente, come evento nazionale, la data fu spostata al 23 aprile, giorno della festa del patrono della Catalogna San Giorgio. In questa giornata, è tradizione in Spagna che gli uomini regalino alle proprie donne una rosa, sicché divenne consuetudine tra i librai catalani dare in omaggio una rosa ai clienti per ogni libro comprato. Di qui l’incontro tenutosi presso l’auditorium “G. Semeraro” lo scorso 26 aprile titolato “Un giorno per il libro, libri per tutti i giorni” occasione di scambio di gesti e parole in nome dell’amore per i libri e la lettura. Appena arrivati, la Direttrice della Biblioteca Comunale Dott.ssa Francesca Graziano, ha aperto la giornata con una riflessione sull’importanza del leggere e sulle attività svolte dai “gruppi di lettura” che si sono svolti nel corso dell’anno presso la biblioteca stessa. Successivamente la direttrice della Biblioteca Diocesana Prof.ssa Teresa Legrottaglie, ha introdotto lo scambio, tra ragazzi frequentanti diverse scuole e classi, di libri e girasoli. Un fiore donato ed un libro ricevuto, anche le parole possono sbocciare e risplendere come fiori. Questi i libri scambiati: Dio è giovane di Thomas Leoncini; Bruciare la frontiera di Carlo Greppi; Il richiamo del sangue di Kegham Jamil Boloyan; Continua a camminare di Gabriele Clima; Nessuno può fermarmi di Caterina Soffici. In seguito noi alunni delle diverse scuole abbiamo proposto una selezione di letture e interpretazioni: nella forma della “persona libro” gli alunni del Liceo Classico; un omaggio a William Shakespeare, nel dialogo in lingua tra Romeo e Giulietta, da parte dei ragazzi della scuola media. I nostri compagni dell’Indirizzo Economico Commerciale ci hanno commosso leggendo ed interpretando le testimonianze dei detenuti che hanno avuto modo di incontrare nell’ambito del progetto: “Dentro – Fuori”. Dopo aver ascoltato i nostri compagni, finalmente toccava a noi, i ragazzi dell’Agrario, delle classi seconde. Abbiamo omaggiato lo scrittore Ferdinando Pessoa con la recitazione delle poesie: Il mio sguardo è nitido come un girasole e L’amore quando si rivela e, a conclusione Ed è subito sera di Salvatore Quasimodo in occasione della celebrazione dei 50 anni dalla sua morte. Tutti insieme ed a voci alterne abbiamo voluto condividere con i presenti la lettura di alcuni passi del testo: “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita” di Alessandro D’Avenia, letto in classe a conclusione del nostro percorso di analisi poetica di quest’anno: questo testo tratta dell’interpretazione che l’autore dà alla poetica di Leopardi, attraverso una serie di lettere indirizzate a quest’ultimo, e, attraverso il pensiero del Poeta; D’Avenia ripercorre tutte le fasi della vita dell’uomo dimostrandoci come la fragilità diviene grandezza. In questo percorso, che inizia dall’adolescenza, attraversa la maturità fino al delicato momento della morte, abbiamo ritrovato anche noi stessi. Ad accompagnare queste letture le note di violino della musicista Antonella Cavallo. Dopo essere stati ringraziati dalle Direttrici delle Biblioteche e dopo aver ascoltato le varie impressioni delle professoresse riguardo la mattinata, alunni e insegnanti sono andati via, ma la nostra giornata non si è conclusa. A causa delle difficoltà logistiche per il ritorno all’Istituto Agrario, siamo andati a visitare la mostra fotografica dedicata a Pablo Picasso ed ospitata nel palazzo Tanzarella del Centro Storico. L’esposizione titolata “L’altra metà del cielo” rappresenta la vita di Picasso tramite fotografie scattate da Edward Quinn, noto fotografo americano e Robert Capa che lo ritraggono nei momenti giornalieri della vita professionale e familiare con uno sguardo attento al rapporto con l’universo femminile. Per noi quest’esperienza è stata molto significativa ed emozionante. In questa occasione vogliamo nuovamente ringraziare le Biblioteche Cittadine per aver organizzato questa giornata, ma soprattutto le nostre docenti di Italiano per averci invogliato a partecipare. |
Maggio – Giugno |
LA CITTÀ OLTRE L’AULA
“OSTUNI: GLI STUDENTI SCOPRONO IL TERRITORIO” Di Casarano Alessio, Anglani Domentico, Sgura Angelo Viva Marco Giosuè. Classe II B – Sezione Agraria
Nel mese di Maggio alcuni studenti delle classi dell’Istituto “Pantanell- Monnet” hanno partecipato al PON “La città oltre l’aula”. Il progetto, che vede come responsabili le Prof.sse Simona Putignano e Maria Isa Zigrillo, è stato realizzato per far scoprire, a noi studenti, gli aspetti storici della Città Bianca. Del tutto significativo il nome del progetto, poiché le lezioni, della durata media di tre ore, svolte tra le mura della classe sono state pochissime. Noi ragazzi siamo stati i protagonisti delle escursioni al Parco Delle Dune Costiere, nel centro storico di Ostuni e presso la Biblioteca Comunale. Al Parco Delle Dune Costiere abbiamo scoperto come la natura possa essere protagonista di trasformazioni, come ad esempio la creazione delle dune di sabbia che sono piccoli o grandi accumuli di sabbia, ottenuti grazie all’azione del vento. Molteplici sono i numeri di specie delle erbe e piante presenti sul territorio dominato dalla splendida macchia mediterranea. Nel Parco Delle Dune Costiere sono presenti anche dei piccoli laghetti che ospitano varie specie di pesci ed alcune simpatiche tartarughe. Una seconda attività, “fuori aula” e di carattere storico e artistico, è stata quella che ci ha portati a scoprire, grazie alla lettura di libri storici e alla presenza della guida, l’importanza di Ostuni nel passato. L’analisi storico-artistica delle testimonianze storiche come la statua di S. Oronzo, le chiese e molti palazzi del centro storico ci hanno aiutato nello studio. Abbiamo capito l’importanza di Ostuni nel passato, non soltanto per gli importanti palazzi, ma anche per i luoghi di rifugio, come ad esempio le grotte di Agnano. Interessante è la storia della nostra città perché dominata dagli spagnoli e da importanti famiglie, come ad esempio gli Zevallos. Il nostro territorio vede anche la presenza di monasteri di grossa importanza come ad esempio quello delle “Monacelle”, sito nel centro storico, dove vivevano in passato suore di clausura. Successivamente noi ragazzi del PON ci siamo recati presso la Biblioteca Comunale, dove dopo uno studio approfondito dei giardini situati lungo il perimetro di viale Oronzo Quaranta, abbiamo incontrato la nuova direttrice, Dott.ssa Francesca Graziano che ci ha parlato dei libri del “fondo antico” presenti in biblioteca. Al termine di queste esperienze ci siamo impegnati nella creazione di video che documentasse il nostro percorso con foto e nella creazione di una brochure. Oltre alla costante partecipazione attiva degli alunni è da sottolineare l’accuratezza e l’impiego profuso dalle professoresse Zigrillo e Putignano. Siamo contenti di aver preso parte a questo gruppo perché grazie ad esso abbiamo conosciuto nuove persone, fortificato il rapporto di amicizia ed abbiamo scoperto molte notizie sconosciute del nostro territorio. È stato bello anche collaborare con studenti di altre scuole e poter sommare le proprie conoscenze per poter realizzare al meglio tutte le attività didattiche. |